ACCADEMIA BELLE ARTI DI BRERA Click it to visit the official site The name of the Palace that is the seat of the "Accademia di Belle Arti", Brera, derives from the Germanic word: Braida, that means: grass. It rises on the place of a convent of "Umiliati", the Palace passes to Gesuiti (1572), which in the following century entrusted the restoration to Francesco Maria Richini (from 1627-28). In 1772 the Compagnia di Gesu was suppressed, and the Palace received a new order and were adjusted to the "Osservatorio Astronomico" and the Library the "Orto Botanico" and the "Accademia di Belle Arti". While the architect Giuseppe Piermarini cared the building, the Accademia began its function, that following the instructions of Maria Teresa of Austria was to take away the instruction of Art to private handcrafts and private artist and to give this important task to a public institution. To teach architecture, sculpture, painting, the school must have some art works, that could be models for students. To create a link between the artistic instruction and a wider culture - there was the secretary. They were Carlo Bianconi (1778-1802) and Giuseppe Bossi (1802-1807). To the last one, genial example of man of letters and artist of the neo-classic period, the Accademia lived an important period that, during the period of Napoleon, knows a wonderful moment with the institution of an its own Library and Pinacoteca and with the nomination of honorary members, like David, Benvenuti, Camuccini, Canova, Thorvaldsen, Ennio Quirini Visconti. In 1805 there was the first of annual expositions, that were the most important demonstration of contemporary art during the XIX century, because they offered an exhibition of student and famous artist artists works. In 1923, with the reformation of the school of Giovanni Gentile, near the Accademia rose the Liceo Artistico: in these years the school of sculpture is directed by Adolfo Wildt (the following ones will be Francesco Messina and Marino Marini) that will have among his students two important future artist: Lucio Fontana and Fausto Melotti. After the second world war the Accademia opens again its courses thanks to the direction of Aldo Carpi: Guido Ballo is the teacher of History of Art and Mauro Reggiani, Domenico Cantatore, Pompeo Borra and Domenico Purificato are teachers of paintings.

Royal Palace At the side of the Duomo, it is a fine Neo-classical Monument, at present often used as exhibition hall. Lo splendido edificio di Palazzo Reale, antica reggia dei sovrani di Milano, si trova proprio nel cuore della citta, a fianco del Duomo. La sua antica storia, la raffinatezza architettonica e la centralita lo rendono particolarmente adatto all’allestimento di mostre temporanee di grande richiamo, che vengono organizzate nelle sue prestigiose sale affrescate e stuccate. Sono attualmente in corso lavori di restauro e d’ampliamento progettati dallo studio BBPR, che restituiranno alla citta un Palazzo Reale rinnovato e valorizzato, vero e proprio polo museale di grande respiro, adeguato ai piu rigorosi standard internazionali. La creazione del Museo della Reggia, l’espansione del Civico Museo d’Arte Contemporanea (CIMAC) nelle sale confinanti dell’Arengario, la creazione di spazi espositivi per piccole e grandi mostre temporanee sono le tappe di questo grande progetto che arricchisce Milano di un eccezionale luogo di cultura.

Palazzo Marino Located opposite to La Scala Theatre, it was built in 1668. Now it is seat of the Municipality of Milan. Tommaso Marino, uomo d'affari genovese, arrivo a Milano nel 1523. Arricchitosi, conferi all'architetto perugino Galeazzo Alessi il compito di costruirgli una solenne dimora. Il 4 maggio 1558 avviene la posa della prima pietra, ma il Marino non fara a tempo a vederlo ultimato. L'ultima facciata, quella su piazza Scala, e dunque quella con l'attuale entrata principale del Palazzo, venne infatti completata solo a fine Ottocento. Morto il Marino nel 1572, il Fisco lo sequestro ed inizio una causa contro gli eredi, ma dopo quarant'anni la causa non era ancora risolta. L'edificio fu sede di uffici statali fino al 1682, quando venne venduto a don Carlo Omodeo. Un secolo dopo fu comprato dalla Regia Camera per i dicasteri finanziari. Il 9 settembre 1861 il primo Sindaco di Milano libera, Antonio Beretta, dava l'annuncio che "la residenza della Giunta municipale e degli uffici da essa dipendenti venne trasferita nel Civico Palazzo Marino". Dopo il rifacimento della facciata su piazza Scala a fine Ottocento, il Palazzo subisce un pesante bombardamento nella notte tra il 12 ed il 13 agosto 1943. Dal 1946 si iniziava il lavoro di ricostruzione vera e propria, terminata il 12 aprile 1954, giorno in cui l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi conferiva la medaglia d'oro alla citta. Attualmente il Palazzo ospita il Consiglio Comunale, gli uffici del Sindaco e Vice Sindaco, gli Affari Generali, la Presidenza, il Direttore Generale e la Segreteria Generale. Sebbene chiuso al pubblico, visite guidate per gruppi e scolaresche vengono organizzate dalla Comunicazione Istituzionale del Comune di Milano. La leggenda narra che all'interno del Palazzo, nel 1575, vi nacque Marianna de Leyva, futura Suor Virginia, conosciuta come "Monaca di Monza" ne "I promessi sposi" del Manzoni. Alcuni, addirittura, indicano come luogo esatto della nascita l'ambiente corrispondente all'attuale Sala Verde, dove un tempo venivano celebrati i matrimoni civili.

Palazzo Beltrami - Milano, P.zza della Scala L'arredo floreale e offerto da Gruppo GS Il Palazzo, gia proprieta della Banca Commerciale Italiana (1906) e ora sede della Ragioneria Comunale e sorge sull'area della Casa Brambilla, uno dei primi (1855) palazzi moderni milanesi. Un tempo era conosciuto anche come Palazzo Rosso, cosi detto per le decorazioni in terracotta, prima della demolizione e dell'intervento del Beltrami. Stretta tra l'anonima cantonata con via S.Margherita ed il monumentale arcone della Galleria, la fabbrica di Giuseppe Pestagalli figurava come "nota bassa" di modernita. In questo dissonante contesto aveva esordito, nel 1886, Luca Beltrami, da poco rientrato a Milano dopo il formativo tirocinio parigino. Consigliere comunale, ed anche Assessore supplente, era intervenuto nel dibattito seguito all'apertura di piazza della Scala. Lo schema formale e semplice ed imponente. L'esame dei dettagli dimostra una ricchezza inventiva insolita, anche se tutto e infine compreso nella fredda e precisa eleganza dello schema. La critica lo descrive come "estremamente proporzionato", anche se alcuni ne fanno notare la mancanza di pathos. Beltrami, successivamente trasferitosi a Roma, dove compira molti lavori, si spegne l'8 agosto 1933.

Palazzo Beccaria - Milano, P.zza Beccaria L'arredo floreale e offerto da Gruppo GS Nel 1865 la piazza venne ampliata, abbattendo decrepite catapecchie, tra le quali quella del carnefice Giovanni Lachner, definito "d'animo perverso e vile". La casa di questo personaggio era pressappoco dove, nel 1871, venne collocato il monumento al Beccaria. Un lato della piazza e dominato dall'antico Palazzo di Giustizia, ora sede del comando della Vigilanza Urbana. Da documenti in possesso all'Archivio di Stato risulta che la costruzione ebbe inizio nel 1587 per volere del governatore spagnolo Carlo d'Aragona e ad opera dell' architetto milanese Pietro Barca. Il completamento fu pero opera del successore, Pietro Enrico d'Azavedo, conte di Fuentes. Costui, su consiglio ed opera dell'architetto Seregni, lo fece ampliare e terminare, adattandovi l'attuale facciata. Lo stesso governatore, nel 1604, ordinava l'abbattimento delle due chiese ad esso vicine, una dedicata a S.Giacomo Rodense e l'altra a S.Zenone. Il solenne portale, che risale al 1605, e fiancheggiato da colonne binate. Verso la meta del Settecento fece la sua comparsa sulla facciata il tristemente famoso "vesterun", sorta di grande armadio in cui, prima d'essere consegnati al boia, i rei di delitti particolarmente gravi venivano esposti al pubblico ludibrio. Sovente il popolino lanciava loro, in segno di scherno, prodotti ortofruticoli sottratti dal vicino Verziere. L'antico Palazzo di Giustizia conserva le lapidi con i nomi dei patrioti qui condannati per i moti rivoluzionari del 1821, esposti alla gogna prima di essere inviati nelle segrete della temuta fortezza dello Spielberg. Fino a meta Ottocento, in corrispondenza dello spigolo nord-est del Palazzo, sorgeva la casa del "mastro impicca", ovvero il boia. Dell'antica struttura, dopo i danni cagionati dalla Seconda guerra mondiale, ed i successivi restauri del Portaluppi (ultimati nel 1965), non restano che il simulacro della facciata e del cortile.

Palazzo Sormani - Milano Tra il Naviglio e la via Guastalla era un gruppo di casupole con varie ortaglie. L'area venne acquistata dal Cardinale Cesare Monti, successo a Federico Borromeo. Il Palazzo venne costruito nel 1736 e per breve tempo rimase ai Monti, poi fu dei marchesi Viani e quindi del conte Pier Paolo Andreani, senatore, che nel 1760 aveva sposato donna Cecilia Sormani, di antica famiglia lombarda. Il conte ed il figlio completarono e decorarono l'edificio, e, quando gli Andreani si estinsero, il patrimonio passo ai Sormani, con l'obbligo di aggiungerne il cognome. Con Giuseppe Sormani, ciambellano, consigliere dell'Imperatore e direttore del Conservatorio di Milano, il Palazzo conobbe un nuovo periodo di splendore con sfarzosi ricevimenti e banchetti. La grande fronte del Palazzo verso il giardino venne costruita con solennita da Benedetto Alfieri, zio del celebre scrittore, nel 1756. Nel giardino un altro famoso architetto, il viennese Leopold Pollack (1751-1806), riusci ad ottenere piacevoli effetti con leggeri dislivelli e piccoli viali tortuosi. Si dice che fu proprio qui, tra oleandri e cedri, che Paolo Andreani elaboro il progetto per la prima ascensione italiana (1784) in mongolfiera. E' oggi sede della Biblioteca Comunale Centrale, affettuosamente chiamata dagli studenti "la Sormani".